Mabon

Mabon è la seconda festa festa del raccolto dopo Lughnasadh.

Abbiamo da poco ringraziato per l’abbondanza ricevuta, celebrato il lavoro svolto fino ad adesso e ci siamo anche fermati un poco per il meritato riposo estivo dopo un anno di lavoro; abbiamo, inoltre festeggiato con i nostri cari per commemorare tutti questi elementi culminando in grigliate e pranzi all’aperto il 15 Agosto.

Nei tempi antichi e ancora oggi per chi lavora la terra Lughnasadh è stata l’ultima fatica prima del riposo invernale della terra, di pari passo col nascondersi progressivo del sole, ma con il nuovo modo di vivere moderno e soprattutto per chi non è un coltivatore, non seguendo più i cicli naturali, mentre la terra si avvia al riposo Settembre sembra un nuovo inizio: si rientra dalle vacanze estive, riprende l’anno scolastico, l’aria si fa più fresca e frizzante dopo la calura estiva e per cui il corpo sembra più vivo ed energico; ci sentiamo carichi di stimoli e con grandi propositi di nuovi inizi, la terra va verso il riposo e noi pensiamo di volare come dei razzi.

Questa festa racchiude, infatti, in se una bivalenza e un equilibrio molto forti! Ma andiamo con ordine!

Il giorno in cui cade Mabon va tra il 19 e il 22 Settembre, come tutti gli equinozi la data cambia quasi ogni anno.
Esattamente come ad Ostara in questo momento luce e oscurità hanno la stessa durata, le ore luminose e le ore di buio sono pari, ovviamente perché la festività coincide con l’Equinozio d’Autunno. Dopo questa data le ore di buio prevarranno su quelle di luce fino a dopo Ostara (festa che coincide con l’Equinozio di Primavera).

Come detto: mentre la terra si prepara a “morire” noi ci sentiamo pieni di obiettivi, mentre ci crogioliamo nell’abbondanza del raccolto: mele, zucca, cannella e tutto che si colora adorabilmente di arancione, mentre immaginiamo le nostre serate con una cioccolata o una tisana, le giornate però si accorciano e cadiamo inesorabilmente nelle tenebre; le prime piogge e l’aria più fresca ci attivano, ma nel contempo il nostro corpo ha bisogno di luce, luce che piano piano sta morendo e noi di conseguenza subiremo gli effetti letargici a Novembre.
Una cosa importantissima da fare per Mabon è per cui: equilibrio!

Progettiamo di iscriverci in palestra, di svegliarci presto ogni mattina e fare quelle lunghe passeggiate che ci eravamo ripromessi di fare con il nostro cagnolino, abbiamo l’agenda piena di impegni, nel mentre vogliamo anche fare qualcosa di artistico non so mi iscrivo a pittura, ma voglio anche dedicarmi a me per cui coccole dal parrucchiere, o estetista, o mi prendo il weekend per fare delle gite con la persona che amo.

Care anime profonde è tutto bellissimo, ma se non mettete il freno arriverete alla prossima festività Samhain morti (battuta con doppio senso). Correre così è un po’ come se nei tempi antichi avessero sprecato tutto il raccolto, visto che abbondante in quel momento, in feste e gozzoviglie per poi arrivare alle porte dell’Inverno senza nulla da parte.
La chiave di questa festività è equilibrio! Ringraziamo per l’abbondanza ricevuta, prendiamoci dei momenti per crogiolarci in questa abbondanza, ma non esageriamo, non sprechiamo e non “strafacciamo”. Tiriamo le somme degli obiettivi raggiunti fin qui, iniziamo a mettere le basi sui nuovi propositi, ma lasciamo andare! Non fraintendete quello che noi Streghe del Maniero stiamo suggerendo: ci sono quei progetti inevitabili che dobbiamo assolutamente mantenere come l’inizio della scuola e l’impegno di studiare e andare bene, la ripresa del lavoro con buoni intenti… e ci sono questi progetti che vorremmo intraprendere esempio: andare in palestra, ma quando e non diciamo se, ma quando perché succederà… quando sentirete che siete arrivati al limite dovete lasciare andare. Che non significa licenziatevi o mollate la scuola, semplicemente lasciate andare quei comportamenti auto distruttivi e di stress che vi stanno portando all’esaurimento, concentrati sull’obiettivo con meno aspettative, fallire in qualcosa non è fallire in tutto, accettate che non potete controllare tutto, accettate che qualcosa che volevate fare, uno tra i buoni propositi o non lo avete poi fatto oppure non è andato come volevate. Va tutto bene! Lasciate andare, ci sarà il momento per recuperare.

Vogliamo citarvi un pezzo della canzone “Mabon” di Lisa Thiel che riassume meravigliosamente tutto questo:

“And as we journey through the darkness And as we continue to descend We learn to let go of what obscures our soul And re-discover our true being in the endOh now is the time of the Harvest, As we draw near to the years end Now is the time of Mabon Autumn is the time to descend”
“E mentre viaggiamo attraverso l’oscurità E mentre continuiamo a scendere Impariamo a lasciar andare ciò che oscura la nostra anima E riscoprire il nostro vero essere alla fineOh ora è il tempo del raccolto, Mentre ci avviciniamo alla fine degli anni Ora è il momento di Mabon L’autunno è il momento di scendere”

Ribadendo ancora una volta: l’essenza di questa festività è dedicarsi alla riflessione e all’introspezione, al bilancio sui dodici mesi appena conclusi, ricordandosi di ringraziare per tutto ciò che si è conquistato e poi il momento ideale per sognare, desiderare e pianificare per i dodici mesi a venire, ma senza lanciarsi in mille progetti.

Come ad Ostara un bagno di Equinozio può aiutarvi a riequilibrare queste energie, consigliamo di utilizzare oli essenziali alla lavanda e menta piperita!

L’olio essenziale alla lavanda è uno dei migliori mezzi da utilizzare per la purificazione, la protezione e i rituali di guarigione. Le sue proprietà calmanti aiutano a centrare la mente ed sono di grande aiuto per la meditazione. La lavanda è la pianta per eccellenza adatta per calmare una mente iperattiva e stabilizzare le emozioni. 

L’olio essenziale alla menta piperita, invece, quieta la mente, aiuta la concentrazione per lo studio e aiuta a concentrarsi sulle proprie intenzioni. Può essere usato per rituali di protezione e pulizia. Elimina dalle emozioni persistenti ed elimina paure o attaccamenti irrazionali. È un buon olio per cercare direzione e chiarezza mentale. 

Queste proprietà li rendono perfetti per riequilibrare. Consigliamo di riempire la vasca di acqua, una manciata di sale grosso e 5 gocce di olio sia di lavanda che di menta, se non avete la vasca potete preparare una boccetta con i medesimi ingredienti anche usando un contenitore vuoto di deodorante, mettete poi il composto di olio, acqua e sale sulla spugna e passatela sul corpo delicatamente lasciando che la pelle assorba le sue proprietà prima di lavarvi e sciacquarvi.

In questo momento notiamo la natura mutare, gli alberi perdono le foglie i colori da verdi intensi cambiano prendendo sfumature d’arancio. La rigogliosità estiva lascia il posto alle prime piogge e alla nebbia, i fiori seccano e i gambi delle piante muoiono, molti animali e gli abitanti del piccolo popolo si ritirano tornando in letargo.

La Dea che era fanciulla ad Imbolc e ha trovato il suo compagno a Beltaine si fa crona, anziana e ritirandosi prepara la terra a fermarsi e riposare fino alla morte per poter poi rinascere a nuova vita in questo ciclo continuo.

Nella mitologia Celtica oltre ad essere il nome di questo Sabba è il nome del Dio Bambino, il portatore di luce simbolo della giovinezza, dell’immortalità, della vegetazione, dei raccolti e della caccia.
A soli tre giorni dalla sua nascita Mabon (Dio Sole Bambino) fu strappato dalle braccia di sua madre (La Dea Madre Modron) e portato nell’Ade cosicché non potesse più splendere, ma trovò il modo di rinascere come nuovo seme rifugiandosi nel grembo della Grande Madre per poi rinascere riportando la Luce alla natura.

Un’altra versione del mito narra, invece, che Mabon fa rapito 3 giorni dopo la sua nascita proprio da sua madre Modron che lo relegò nell’oltretomba celtico (che è ben diverso dall’Ade che troviamo nella mitologia Greca con Ade e Persefone e moooolto diverso dalla concezione di inferno cristiana); l’oltretomba celtico è un luogo fatto di abbondanza di cibo e giovinezza eterna ed è così che Mabon acquisì l’eterna giovinezza, non sarebbe mai invecchiato e nemmeno morto in quanto non era comunque vivente allora trovò il modo di rinascere nuovamente tornando nel grembo di sua madre.

Questa come anche il mito di Demetra, Ade e Persefone narra della natura che perisce e si spegne, senza più la Luce che porta la scintilla per splendere e permetterle di nascere; come il sole del mattino ancora prigioniero della notte.

Questi miti danno appunto una spiegazione più visiva a ciò che sta accadendo alla Natura, il suo morire per poi rinascere.

Noi Streghe del Maniero vogliamo lasciarvi dei consigli per allineavi a questa festività.

Oltre al –bagno di equinozio potete fare: -una torta di mele, simbolo di questa festività.

rinvasare, potare o comunque prendervi cura delle vostre piantine! Stanno sfiorendo e andando verso il sonno invernale, togliete le foglie secche, sistemate la terra e cantate per loro.

Infine come già detto più di una volta all’inizio di questo post: -meditate! Prendevi il tempo per fare il punto della situazione e -lasciate andare.

Come potete decorare i vostri altari? Sbizzarritevi utilizzando i colori autunnali! Rosso, marrone, arancio, giallo e verde scuro; foglie, candele, mele come offerte, bastoncini di cannella e zucche (vere o finte). Se volete aggiungete anche alla stessa altezza una candela bianca e una nera ad indicare l’equilibrio tra luce e buio che questa festività porta con se.

Ghirlanda fuori la porta del Maniero
Altare della nostra Cucina Incantata

La meravigliosa candela di Mabon

La Cucina Incantata del Maniero per il periodo di Mabon ha sempre in serbo tante leccornie dai colori d’Autunno…

Il simbolo sacro dell’Autunno è la mela! Frutto di conoscenza e di potere, al suo interno inoltre vi è una stella a cinque punte che rappresenta la magia e lo spirito.

Questo frutto è conosciuto praticamente da sempre: basti pensare ad Adamo ed Eva nell’Eden, ma anche alla mela d’oro della discordia, lanciata dalla Dea Discordia stessa, prima della guerra di Troia, quando le tre Dee dell’Olimpo, Era, Atena ed Afrodite, promisero a Paride doni affinché scegliesse una di loro come “la più bella”.

Le mele hanno anche sempre riscosso grandi consensi sia oggi che nei tempi antichi grazie alla loro capacità di mantenersi a lungo nel tempo, cosa che consentiva di nutrirsene nei mesi invernali, quando c’era penuria di altri frutti.

Anche l’albero di melo riveste un ruolo importante, nella cultura celtica, ogni albero che vive sulla terra svolge una doppia funzione: da un lato è emblema di poteri magici e dall’altro dimora degli abitanti del piccolo popolo.

Benedetta per cui ogni preparazione a base di mele! La nostra specialissima Strega Cuoca ogni anno ci delizia con la sua speciale torta di mele e con le sue buonissime frittelle alle mele, piatto della cucina Piemontese chiamato fricieuj; ricordiamo che siamo streghe di Torino e dei boschi del Canavese.

Un altro ingrediente tipico che ci accompagnerà fino a dopo Samhain è la zucca!

Potete usarla per fare creme di zucca, risotti e persino torte dolci! È estremamente versatile, noi Streghe del Maniero l’abbiamo usata persino per farci un frappé!

Frappè alla zucca con panna e polvere di cannella

Un altro ingrediente che non può mancare sulle tavole imbandite a Mabon è la cipolla! Da inserire nelle preparazioni o mangiata in insalata. Questa verdura ha una fortissima correlazione con la Dea Anziana.

Infine la menta riempirà anche di quelle particolari energie frizzanti percepibili quando cadono le prime piogge che bagnano la terra secca, perfetta per allinearsi a questa stagione.

Vi sentite pronti a celebrare l’Equinozio d’Autunno, Mabon e tutte le energie di mutamento che si stanno sprigionando?

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